Recovery fund, il ministro dell’Economia Franco in audizione alle commissioni riunite Bilancio, finanza e Politiche Ue di Camera e Senato.
Il ministro dell’Economia Franco è intervenuto in audizione sul Recovery fund alle commissioni riunite Bilancio, finanza e Politiche Ue di Camera e Senato.
Recovery fund, il Ministro Franco in audizione alle commissioni riunite Bilancio, finanza e Politiche Ue di Camera e Senato
“Il Recovery Plan rappresenta certamente una priorità per il governo, per il paese e ovviamente per il Mef, questo primo incontro spero che sia l’inizio di un dialogo durevole e intenso perché abbiamo davanti a noi un percorso molto rapido e intenso e su questo dobbiamo interagire strettamente“, ha dichiarato il ministro Franco in audizione.
“Le risorse europee saranno disponibili alla fine dell’estate […]. Per il nostro paese il piano è una occasione molto importante, rende possibile affrontare in modo coordinato e con rilevanti mezzi alcuni problemi strutturali”, ha aggiunto Franco.
I soldi a disposizione dell’Italia
Il ministro ha poi ricordato l’entità dei fondi del Recovery fund. Il piano “prevede fondi per circa 196 miliardi a prezzi correnti, 69 sotto forma trasferimenti, 127 sotto forma prestiti“. Franco ha poi evidenziato come, alla luce dei dati più recenti, la stima dell’entità delle riforme si attesti a 191 miliardi e mezzo, quindi una cifra leggermente inferiore rispetto a quella indicata lo scorso mese di gennaio.
La governance del Recovery fund
Franco ha poi parlato della governance del Piano: “Stiamo considerando la costituzione di una struttura centrale di coordinamento presso il Mef a presidio e supervisione dell”efficace attuazione del piano“.
Gli obiettivi strategici del piano
Franco ha poi ricordato quelli che sono gli obiettivi strategici del piano, ossia “produzione di energia da fonti rinnovabili, abbattimento dell’inquinamento di aria e acqua, rete ferroviaria veloce, reti di distribuzione di energia per i veicoli ad alimentazione elettrica, produzione e distribuzione di idrogeno, digitalizzazione, banda larga e reti di telecomunicazione“.
Di seguito il video con la diretta dei lavori al Senato.